Transizione energetica ed economia circolare

“...Nei sistemi di economia circolare i prodotti mantengono il loro valore aggiunto il più a lungo possibile e non ci sono rifiuti. Quando un prodotto raggiunge la fine del ciclo di vita, le risorse restano all’interno del sistema economico, in modo da poter essere riutilizzate più volte a fini produttivi e creare così nuovo valore.

Per passare a un’economia più circolare occorre apportare cambiamenti nell’insieme delle catene di valore, dalla progettazione dei prodotti ai modelli di mercato e di impresa, dai metodi di trasformazione dei rifiuti in risorse alle modalità di consumo: ciò implica un vero e proprio cambiamento sistemico e un forte impulso innovativo, non solo sul piano della tecnologia, ma anche dell’organizzazione, della società, dei metodi di finanziamento e delle politiche..." Così la Commissione Europea nella “Comunicazione al Parlamento Europeo, al Consiglio, al Comitato Economico e Sociale Europeo e al Comitato delle Regioni” intitolata Verso un’economia circolare: programma per un’Europa a zero rifiuti

La tutela dell’ambiente, la riduzione  delle emissioni di gas nocivi e la produzione e di rifiuti non riciclabili sono gli obiettivi della transizione energetica. In questo contesto l’economia circolare si contrappone con forza a quella lineare; allo stesso tempo, le fonti rinnovabili prendono il posto di quelle non rinnovabili. Va da sé che la scienza dei materiali, ha un ruolo importante in questo percorso di transizione. Fin dalla sua nascita nel 2010, l’istituto SPIN ha promosso una linea di ricerca dedicata allo studio di nuovi materiali per l’ambiente e per l’energia.

Naturalmente si tratta di un processo lungo e articolato, ma ricco di opportunità e vantaggi. È importante parlare e discutere di queste nuove tematiche in ogni occasione, e  in modo particolare a scuola, dove si formano le nuove generazioni.

In questo contesto, una interessante iniziativa è stata promossa dal Campus “Algeri Marino”, Istituto di Istruzione Superiore Statale, di Casoli - Chieti, dalla Dirigente Scolastica, la prof.ssa Costanza Cavaliere. Il Dott. Algeri Marino, al quale la scuola è dedicata, è stato un ingegnere civile con specializzazione in elettrotecnica. Si è distinto per le sue intuizioni e scoperte nel campo delle telecomunicazioni e della robotica. È stato anche membro del Consiglio Nazionale delle Ricerche.

È tuttora in corso la “Summer School” itinerante “Economia circolare. Idee e visione sociale tra valori e scelte strategiche”, con giornate tematiche il 20/23/27 luglio e 05 agosto.  

La prima giornata del 20 luglio è stata interamente dedicata al tema della “Transizione energetica”. Per l’occasione, è stato invitato Alessandro Stroppa, per un intervento atto a introdurre il Consiglio Nazionale delle Ricerche come realtà nazionale e la sua presenza sul territorio abruzzese tramite l’Istituto SPIN. Sono state illustrate le tematiche dell’Istituto con particolare riferimento al tema delle energie rinnovabili e fotovoltaico. Nell’intervento, è stato spiegato il meccanismo di conversione di energia solare in energia elettrica, tramite l’utilizzo di materiali fotovoltaici innovativi, quali le perovskiti ibride. Sono seguiti gli interventi del Prof. D. Di Florio (docente di economia) e prof. A. Manzi (docente di Biologia), prof. R. Iezzi (docente di Tecnologie Elettriche ed Elettroniche, animatore digitale dell'Istituto),  curatori e promotori  della “Summer School”; Dr. M. Panara, giornalista economista, Dr. M. Innaturato, direttore tecnico del Gruppo Solis; Dr. M. Colonna, chimico. Sono intervenuti anche i partner dell'evento: G. Di Fonzo di Associazione RATI Rete di Abruzzesi per il Talento e l’Innovazione; A. Antichi del Rotary Club di Atessa Media Val di Sangro.
Coordinava i lavori, Gioia SALVATORE, giornalista. La platea era prevalentemente composta da studenti e professori dell’Istituto “Algeri Marino”.

A conclusione della mattinata, ha preso la parola la Prof.ssa A. Tozza, Direttore Generale dell’Ufficio Scolastico Regionale, la quale ha messo in risalto l’importanza della scuola, a tutti livelli, in questo processo di transizione, rilevando, altresì, la necessità di interventi educativi e formativi innovativi per essere al passo dei processi di cambiamento in atto nella società.

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