L’importanza dei superconduttori per i grandi acceleratori di particelle (e viceversa)

Sede di Genova

E’ stato detto che i grandi acceleratori di particelle sono le Piramidi dei nostri giorni. Una sfida a costruire qualcosa apparentemente molto al di sopra delle capacità umane del momento, per uno scopo puramente astratto. Ma per vincere la sfida si devono via via imparare tecniche e risolvere problemi assolutamente concreti che hanno un impatto enorme nella vita di tutti i giorni. Ad esempio, è noto come il CERN di Ginevra abbia dato un contributo essenziale allo sviluppo di Internet, con il World Wide Web (www), pensato inizialmente per rendere più agevole lo scambio dei dati prodotti dagli acceleratori e la comunicazione tra gli scienziati coinvolti. Anche lo sviluppo dei superconduttori, componenti essenziali di tutti i moderni acceleratori, è stato in parte motivato dal dover soddisfare i requisiti sempre più spinti richiesti dalle grandi macchine acceleratrici al CERN, al Fermilab e negli altri centri internazionali per lo studio delle particelle elementari, ma ha poi avuto ricadute in altri settori, forse la più nota nei sistemi per imaging a risonanza magnetica nucleare.

Il seminario, partendo dai principi di funzionamento di un acceleratore di particelle spiega il ruolo insostituibile dei superconduttori in queste macchine e le nuove sfide da superare nello sviluppo di nuovi materiali per la costruzione dell’acceleratore FCC (Future Circular Collider) al CERN, che entrerà in funzione entro la prima metà del nostro secolo.

 

 

 

 

Ruggero Vaglio - Emilio Bellingeri - Alessandro Leveratto

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