L’effetto Josephson: come ti costruisco il supercomputer del futuro

Sede di Napoli

Nel 1962 Brian Josephson predisse l’effetto che undici anni dopo gli valse il premio Nobel: il passaggio di corrente senza dissipazione attraverso due elettrodi di materiale superconduttivo separati da una barriera isolante. A metà degli anni ’80, i ricercatori dell’Università Statale di Mosca costruirono il primo prototipo di ‘supercomputer’, basato su dispositivi Josephson: si trattava di un elaboratore piuttosto limitato in termini di memoria, ma con velocità di calcolo ancora oggi insuperabili. Nei primi anni 2000, ancora, le giunzioni Josephson sono alla base della costruzione del primo quantum computer e, ad oggi, tutti i processori di computer quantistici si basano sulla tecnologia superconduttiva. In questo seminario, ripercorreremo le tappe dalla scoperta dell’effetto Josephson fino all’utilizzo di questi dispositivi in applicazioni di computazione ad alta efficienza, per poi soffermarci sulle future prospettive e sulle sfide ancora aperte nel campo dei supercomputer classici e quantistici.

Roberta Caruso

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