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L'evoluzione dell'epidemia in Europa

Nell’articolo L'evoluzione dell'epidemia in Europa, pubblicato su Scienza in Rete il 18 marzo, Fabio Miletto Granozio riporta un'analisi numerica dei dati relativi alla diffusione del Covid-19 in Italia e nel mondo.

Rinunciando ad ogni modellizzazione ed evitando di invadere il campo degli specialisti, si è provato a dimostrare che i dati già acquisiti e pubblicati in rete, se analizzati con metodi anche elementari in uso in fisica sperimentale, permettono di estrarre alcune informazioni sull’andamento globale dell’epidemia parzialmente ignorate, finora, nel dibattito nazionale. L’intera analisi è basata su numeri ufficiali, senza alcun tentativo di prevedere i numeri reali di contagiati o di correggere i dati di diversi paesi tenendo conto delle diverse modalità di rilevazione.

Il confronto tra la curva dei contagi italiani e quella dei decessi permette di trarre qualche cauta previsione sulla seconda, che segue la prima con oltre una settimana di ritardo. Il confronto numerico con i paesi asiatici che ci hanno preceduto nella diffusione del contagio (Cina e Corea) e con i paesi occidentali che ci seguono con una decina di giorni di ritardo (limitandosi a Germania, Francia, Spagna e Stati Uniti) mette in evidenza molte sorprendenti similitudini ed alcune importanti differenze. Questa analisi ci permette da una parte di immaginare lo sviluppo futuro dell’epidemia italiana, evidenziando quali indicatori vanno tenuto d’occhio per monitorare l’attesa transizione ad una fase di crescita più controllata. Dall’altra, potrebbe permettere agli altri paesi occidentali di trarre la giusta lezione dall’esperienza italiana. Il rischio di scenari futuri peggiori di quello attuale italiano purtroppo non può essere escluso, soprattutto in riferimento a Spagna e Stati Uniti.

Qui l'articolo pubblicato il 13 marzo.

Qui l'intervista a Radio Capital del 18 marzo.

Qui l'articolo pubblicato su Vinosano.